La donna tremava, e aveva le lacrime agli occhi. Angelo gemette di nuovo, e la padrona di casa diede altri owing colpetti al suo membro. Nora cercò di nuovo di allontanarsi, e gemette di dolore mentre gli anelli tiravano oscenamente le sue grandi labbra.

“Non credo che passerai molto tempo qui in casa,” le disse, aprendo un cassetto. “In effetti, il piano for every stamattina period diverso; avrei dovuto portarti direttamente alle stalle.”

Entrò nel box. “Vieni qui da papà che te la sistemo io, ok? Ho una bella medicina da darti…” Cambiò intonazione, evidentemente rivolgendosi ai facilitatori: “spalancatemela bene, ragazzi… ho intenzione di spararle una bella dose di sborra calda dritta nell’utero…” Quindi, riprese il tono cantilenante di prima: “vedrai che ti considerablyà bene, piccolina. Dì al tuo papino che ti sono mancato… chiedimi la medicina…”

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Damian e Mikail si allontanarono, uscendo dalla stalla. Bianca guardò il marito allontanarsi senza neppure darle un ultimo sguardo.

Madre e figlie risposero “sì, padrone,” un mormorio debole, la voce rotta dalla paura e dei singhiozzi. Dan sorrise, e si slacciò i pantaloni. “Voglio sentire le vostre fiche risucchiare il mio cazzo…”

Damian tirò Silvia per i capelli verso di sé. La donna, fino advertisement allora accoccolata accanto alle gambe di Dora, si tirò su a quattro zampe, spostandosi verso di lui, i grossi seni che dondolavano sotto di lei. Damian sorrise.

Bianca aprì la bocca, ed Helias le ficcò quattro dita in bocca, a fondo, fino in gola. Lei strabuzzò gli occhi ma riuscì a non tossire. Il suo padrone l’aveva addestrata a ben di peggio.

Madre e figlie arrossirono, ma risposero tutte subito “sì, padrone,” e si diedero da fare. Lucille si inginocchiò per slacciargli le stringhe degli scarponi, mentre Barbara gli slacciava la patta dei calzoni, e Martine si occupava della camicia. Le mani tremanti ma sensitive della ragazzina passavano da un bottone all’altro, sfiorando la pelle che mano a mano scopriva; il respiro era affannoso e corto.

Sempre tenendola per i capelli, le si avvicinò, e cominciò a leccarle il volto, lentamente, appoggiando tutta la lingua; prima le guance bagnate di lacrime; poi gli occhi; le orecchie; il naso; la bocca… arrive se stesse prendendo possesso di lei in quel modo. Si fermò solo for each sussurrare “apri e dammi la lingua, puttana,” e attendere che Bianca obbedisse, prima di baciarla sulla bocca, a fondo… Mentre la baciava, portò le mani sui fianchi di lei, tastandoli, per poi scendere sulle cosce, sul fondoschiena.

E sentì la voce di Ylenia, spezzata dai singhiozzi e dal pianto: “sì… papino… mi sei mancato…”

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Dan rise per la goffaggine della ragazza. “Il destino, e il dovere, di una che nasce così bella, è dedicare la propria vita a soddisfare cazzi,” disse, fissando il get more info volto della ragazza, godendosi il modo in cui arrossiva di vergogna, e le lacrime che le si affacciavano agli occhi. “Essere stuprata… Ancora e ancora… In tutti i buchi…”

Lucille fu colta di sorpresa. Balbettò anche lei “sì, padrone,” e si affrettò ad avvicinarsi a Dan, spostandosi in modo appena un po’ goffo sui tacchi alti. Aveva sentito quello che Dan aveva detto a tutte loro e a Barbara, e non aveva dubbi su quello che Dan voleva da lei. Avvicinò il bel viso a quello dell’uomo, e dischiuse le labbra, offrendogli la propria bocca e la propria lingua.